martedì 1 dicembre 2015

Gruppo di lettura BC: L' Adalgisa di Carlo Emilio Gadda

Sabato 5 dicembre 2015, alle ore 9.30, in biblioteca, incontro del Gruppo di Lettura sul libro L'Adalgisa di Carlo Emilio Gadda.


2 commenti:

  1. Accesa discussione sul libro di Gadda "L'Adalgisa".
    Chi l'ha apprezzato e chi no. Chi si è appassionato alle sue storie e chi l'ha trovato faticoso e poco comprensibile.
    Il mio parere è questo. Non è un libro facile. La prosa è istrionica, barocca, ridondante. Molte delle parole usate non sono di uso comune: alcune sono forgiate ex novo perché si adattano alla situazione, altre rimandano a reminiscenze dialettali e/o culturali. E' una prosa complessa, che richiede un lavoro di interpretazione a più livelli. Io non ho compreso a pieno tutti i passaggi del libro, ma quello che ho colto mi è piaciuto. In quasi tutti i capitoli, con grande ironia, Gadda descrive la borghesia milanese dei primi del '900, arricchita ma poco colta, dalle vedute ristrette e dalle frequentazioni abituali, sempre le stesse, tra cui si generano pettegolezzo e maldicenza.
    Ci sono quadretti di vita cittadina, della Milano dei primi decenni del secolo scorso, gustosissimi! I commessi delle "Seterie e passamanerie milanesi" che sentono rotolare i tram "verso il risotto" e si ritrovano a dover dar retta all'incontentabile signora Giulia ... o il tram preso all'ultimo momento da Elsa e nipote che nella penna di Gadda diventa lo spunto per una sorta di scioglilingua dialettale ("... ciapall, e l'emm ciapàa, e a momenti le ciapàvom no, e poi però l'emm ciapàa, e ho finìi per ciapall: e s'el fudess stàa de minga ciapall ...).
    Qualcuno del gruppo si è lamentato che parla di cose che non hanno grande attinenza col mondo di oggi. Io penso che la natura umana sia sempre la stessa e che certi personaggi li riconosciamo perché fanno parte anche della nostra società. La diffidenza verso il diverso (le gentildonne che a ogni angolo di strada hanno paura di sentirsi strappare "i mè brilant") pittosto che il raggiro della Banca nei confronti dei malcapitati Borlotti, potrebbero far parte di storie dei giorni nostri.
    Certo è giusto che i libri che si scelgono siano vari e non sempre così impegnativi, ma la conoscenza dell'umana realtà passa anche attraverso la lettura di grandi autori.

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