sabato 5 maggio 2012

Il Gruppo di Lettura BC su La masseria delle allodole di Antonia Arslan

Le riflessioni del Gruppo di Lettura BC  sul libro La masseria delle allodole di Antonia Arslan in una sintesi di Anna Maria Bianchi.

Molti nomi, diverse generazioni intessono la storia di questo libro, che è la storia sofferta di un popolo, quello armeno, vittima del primo genocidio del ventesimo secolo.

La vicenda narrata emerge dai ricordi dell’autrice e trae spunto dalle sorti della sua famiglia, che nel maggio del 1915 subisce, come tanti altri armeni, la discriminazione e la persecuzione ad opera dei turchi.

Uomini e bambini maschi vengono barbaramente trucidati, “decapitati” e per le donne inizia una lunga marcia forzata, segnata da violenze, crudeltà, umiliazioni.

Le donne sono le straordinarie “eroine” di questa tragedia, compongono gli episodi della storia con la forza d’animo, il coraggio, la dignità e il senso di responsabilità che le porta a non arrendersi, a sacrificarsi per la salvezza dei loro figli.

Gradualmente, nello scorrere lento, laborioso e sereno della vita dei protagonisti si insinuano i segnali di un dramma che si sta per scatenare, di un pericolo, un orrore incombente.

“Si sentiva odore di sangue nell’aria, si fiutava il male”. Questa percezione olfattiva pervade tutto il romanzo, coinvolge il lettore, scuote la sua sensibilità, sino quasi a fargli avvertire “l’odore acido della morte, che si diffonde come un miasma e che ristagna come un fetido fiato tutto intorno alla città di Aleppo”.

Uno dei pregi di questo libro, scritto con una prosa avvolgente, garbata, incisiva, è proprio quello di emozionare e nel contempo far riflettere sui valori della vita, sulla forza dell’amore, dell’amicizia, della solidarietà, sia pure nel contesto tragico del “calvario armeno”.

Un altro aspetto interessante è il tema della fede, c’è sempre tra le righe un rimando all’al di là, ai campi verdi del cielo ed è forse proprio questa profonda religiosità che aiuta ad affrontare le situazioni estreme, ad intravedere la luce oltre  “il grande male”.

Un libro, dunque, da leggere con attenzione per ascoltare la voce di un popolo e per non dimenticare.

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